A.A. non è una panacea

Sarebbe un prodotto del falso orgoglio pretendere che A.A. sia una panacea, persino per l’alcolismo.

COME LA VEDE BILL, pag. 285

Nei miei primi anni di sobrietà ero pieno di orgoglio, e pensavo che A.A. fosse l’unica fonte di cura per una vita bella e felice. Era certamente l’ingrediente fondamentale per la mia sobrietà, e anche oggi, dopo più di dodici anni di Programma, mi impegno molto nelle riunioni di grup­po, nell’attività di sponsor e nel Servizio. Nei miei primi quattro anni di recupero ho ritenuto necessario cercare l’aiuto di professionisti, giacché la mia salute emotiva era estremamente precaria. C’è anche chi ha trovato la sobrietà e la felicità in altre organizzazioni. Alcolisti Anonimi mi ha insegnato che avevo una scelta: fare di tutto per migliorare la mia sobrietà. A.A. può anche non essere una panacea per tutti i mali, ma è il centro della mia vita da sobrio.